
la storia: il restauro
Vecchi attrezzi modellati dall’uso quotidiano come l’orso, la cazzuola grossa, la colonna (il rullo di marmo), la beccanella (il battipalo), il ferro, la pietra e la maglia (mazza in legno chiodato).
Gestualità ripetute uguali nel tempo come la semina, la rullatura, l’orsatura, la stuccatura e l’oliatura.
Materiali naturali come i sassi di fiume, i frammenti di marmo, la calce e il gesso, l’olio di lino e la cera.
La storia del terrazzo è nei suoi attrezzi semplici, nei suoi materiali poveri, spesso di scarto; ma soprattutto è nell’abilità e nella creatività di chi da questi materiali e con questi attrezzi un tempo ha saputo creare pavimenti meravigliosi e oggi, con gli stessi attrezzi e con gli stessi materiali è capace di ripararli, di ricostruirne le parti danneggiate, di farli rivivere e riportarli all’antico splendore.
Nell’affrontare un lavoro di restauro è necessario:
- riuscire a determinare l’epoca di costruzione del terrazzo;
- individuarne la composizione dei materiali, dal granulato al legante;
- intervenire con tecnica ed attrezzatura adeguate in modo da non stravolgere le caratteristiche dell’esistente. Nel caso di terrazzi originali in calce è essenziale evitare almeno l’uso di leganti a presa rapida (cemento, resina) e levigature profonde con macchine levigatrici.